Prima di parlare di desiderio bisogna toccare con mano le sbarre invisibile della propria prigione. La maggioranza fa finta che tutto va bene. Si convince che la vita che sta vivendo sia la migliore possibile e che non esista alcuna alternativa.
Fingono con se stessi.
So bene che è un atteggiamento ipocrita ma hanno barattato un minimo d’illusoria sicurezza con l’immensità della loro anima e alla fine la vita presenta sempre il conto di quanto non hai fatto per te stesso, di quanto non hai amato, di quanto non hai vissuto. Purtroppo si comprende in ritardo, quando l’esistenza volge al termine e non hai più alcuna possibilità di recuperare il tempo perduto invano.
Questo momento io lo chiamo “insoddisfazione costruttiva”, prendere coscienza che esiste qualcosa che t’imprigiona, è il primo passo per uscire dalla cella. Non si tratta di imprecare, di arrabbiarsi o di incolpare qualcuno o, peggio ancora, se stessi. No. Questo stato è la migliore condizione che predispone alla riflessione interiore.
È il momento di chiedersi:
«Che cosa voglio fare della mia vita?»
«Che cosa mi piace veramente?»
«Quale azione farei anche senza essere pagato?»
«Qual è l’attività che mentre la faccio il tempo passa velocemente ed io non me ne accorgo?»
Dalle risposte che darai a queste poche e semplici domande, inizia il tuo meraviglioso percorso di crescita. Solo tuo, tutto tuo, unico come te.
A questo punto compare il desiderio. Ciò che ti spinge ad accogliere il tuo desiderio è qualcosa che tu vuoi raggiungere a tutti i costi. Un’urgenza interiore che non si placa. Fai bene! Prima però ti avverto che bisogna imparare a sviluppare i giusti desideri. E che i desideri siano veramente tali e soprattutto tuoi. Lontano mille miglia dalla logica semplicistica di una vasta psicologia popolare d’oltreoceano tanto amata quanto ingannevole, che ti racconta che puoi desiderare tutto ciò che vuoi e che con poco sforzo lo otterrai sicuramente. Non è vero! Non funziona così la vita.
Tu puoi desiderare solo ciò che è coerente col tuo percorso evolutivo, col tuo “Progetto di Natura”, con la tua essenza, col tuo Punto Zero. Io non saprei che cosa farne di una Ferrari. Bellissima automobile ma per me assolutamente inutile. Investire energia per averla sarebbe fatica sprecata e propellente tolto a qualche attività più meritevole. Ti ricordo che se vuoi risultati seri devi sviluppare impegno, determinazione, fiducia in te stesso. Aggiungi a queste qualità l’obbligo di acquisire conoscenze. Studia, leggi, ricerca, indaga, vai a fondo nelle cose e non ti basare sul “sentito dire” oppure sulla frase “l’ha detto la televisione”. Metti in dubbio tutto e verifica sempre se le cose stanno realmente come gli altri dicono. Solo allora ogni obiettivo che veramente vuoi raggiungere per migliorarti diventa fondamentale.
Recuperare e mantenere salute e forma fisica, cambiare delle abitudini dannose e trasformarle in abilità personali, smettere di perdere denaro, passare un esame, raggiungere un traguardo professionale, risolvere dei conflitti, evitare relazioni parassitarie, costruire valide relazioni affettive, apprendere strumenti potenti e innovativi, conoscere chi sei.
Sono tutti obiettivi intelligenti che hai il dovere di perseguire ogni istante.
Maurizio Fani