Sarà come prendere un caffè insieme con te, in una calda giornata di primavera all’ombra di un gazebo sulla spiaggia di fronte al mare dell’Alberese.
Con queste poche righe intendo presentarmi.
Soprattutto ti voglio comunicare il piacere che mi dona quello che faccio.
Desidero anche comunicarti alcune informazioni sul perché, cioè le mie motivazioni e il come, in altre parole le strategie che sono alla base del mio metodo unico e originale.
Ciao,
il mio nome è Maurizio Fani.
Ho svolto il ruolo d’imprenditore per molti anni. Ho avuto un’impresa agricola all’avanguardia per i brevetti e le conoscenze e anche per i prodotti nel campo delle eccellenze alimentari italiane.
Tengo molto a questa precisazione poiché puoi comprendere che la concretezza commerciale mi ha sempre contraddistinto. Ho sempre ritenuto essenziale fare esperienza nel mondo degli affari altrimenti manca una parte importante di vissuto. Non è sufficiente leggere e studiare ma molto più performante è “fare”, realizzare, raggiungere risultati importanti.
Detto questo, non ho mai smesso di perseguire i miei interessi più profondi seguendo anche la professione di psicologo, psicoterapeuta con tanto d’iscrizione all’Albo dal 1998, per quasi 25 anni. Poi non mi sono più riscritto perché ho scelto di lavorare come life coach.
In realtà ho sempre preferito quest’ultimo ruolo perché lo ritengo più aderente alla mia natura, molto concreta ed eclettica, orientata allo sviluppo delle potenzialità, alle soluzioni e ai risultati.
Da sempre però ho coltivato il mio massimo piacere con studio, ricerca e impegno nell’incontrare persone tra le più eccentriche dalle quali ho molto appreso, fino a elaborare un mio pensiero, una visione originale della vita.
Oggi posso dedicarmi interamente a questa mia attività.
Io credo che ognuno a un certo punto dell’esistenza abbia il piacere e il compito di sintetizzare in una comprensione gli sforzi e le fatiche di una VITA trascorsa a cercare se stesso.
Dall’impegno profuso deve scaturire un qualcosa di nuovo, che prima non esisteva.
Il passo successivo è la condivisione.
Ogni conoscenza, secondo il mio modesto punto di vista, deve essere condivisa con chi ha orecchi per udirla, occhi per vederla e cuore per percepirla. Rendere partecipi gli altri che lo desiderano è il compimento di ogni ricercatore e studioso.
Perché?
Non esiste una causa univoca ma un insieme di considerazioni che tutti devono avere ben chiare per comprendere la propria posizione nel mondo.
Metto in evidenza cinque motivi fondamentali.
1) L’ESSERE UMANO QUANDO NASCE NON SA NULLA
Come diceva anche Dante nella “Divina Commedia”, più precisamente nel “Purgatorio” quando parlava dell’anima:
Purgatorio – 16. 85-90
Esce di mano a lui che la vagheggia
prima che sia, a guisa di fanciulla
che piangendo e ridendo pargoleggia,
l’anima semplicetta che sa nulla,
salvo che, mossa da lieto fattore,
volontier torna a ciò che la trastulla.
L’anima umana da principio sia paragonabile ad una fanciulla che, appena nata, piangendo e ridendo pargoleggia, cioè trascorre l’infanzia con gli unici linguaggi che conosce: il pianto e il riso.
È inesperta del mondo.
Quest’anima, semplicetta che sa nulla, ha ricevuto dal Creatore una sorta di imprinting che la porta a ricercare il Bene originario in ogni sua esperienza.
Così facendo l’anima si lascia spesso sedurre da beni fasulli dietro ai quali finirebbe col perdersi se non ci fossero guida e freno, cioè se non ci fosse la legittima autorità della vita che sempre sorveglia il nostro agire.
Piangere è discendere, ridere è ascendere.
S’inganna – ora lo possiamo dire – perché “crede” a ciò che vede, ai colori, alle luci di superficie.
Bisogna che qualcuno alla “pargoletta” insegni a non correre subito dietro a tutti i richiami, a tutte le onde che increspano la superficie del suo oceano immaginario.
La “pargoletta” deve imparare che cosa è buono per lei e che cosa invece non lo è.
2) LA VITA È UN PERCORSO OBBLIGATO
Per tradurre in immagine quello che ho scritto è bene leggere il testo della canzone che segue e capire la simbologia in esso contenuta.
“E io canto” è il settimo album del cantante italiano Riccardo Cocciante, pubblicato nel 1979 dalla RCA Italiana. Il testo è di Marco Luberti. Cocciante ha arrangiato la musica.
E io canto
(testo)
La nebbia che si posa la mattina
le pietre di un sentiero
di collina
il falco che s’innalzerà
il primo raggio che verra`
la neve che si sciogliera`
correndo al mare.
L’impronta di una testa sul cuscino
i passi lenti e incerti
di un bambino
lo sguardo di serenità
la mano che si tenderà
la gioia di chi aspetterà
per questo e quello che verrà.
Io canto
le mani in tasca canto
la voce in festa canto
la banda in testa canto
corro nel vento.
Canto
la vita intera canto
la primavera canto
la mia preghiera canto
per chi mi ascoltera`
voglio cantare
sempre cantare.
L’odore del caffè nella cucina
la casa tutta piena di mattina
e l’ascensore che non va
l’amore per la mia città
la gente che sorriderà
lungo la strada.
I rami che s’intrecciano nel cielo
un vecchio che cammina tutto solo
l’estate che poi passerà
il grano che maturerà
la mano che lo coglierà
per questo e quello che sarà
io canto
le mani in tasca canto
la voce in festa canto
la banda in testa canto
corro nel vento canto
la vita intera canto
la primavera canto
la mia preghiera canto
per chi mi ascolterà
voglio cantare
sempre cantare
cantare…
Io canto
le mani in tasca e canto
la voce in festa e canto
la banda in testa e canto
la vita intera canto…
Simbolicamente il testo racconta la storia di un percorso di vita vissuta nella comprensione di quello che ha incontrato.
Si parte con la nebbia che immancabilmente fa parte di ogni inizio esistenziale. Il falco richiama la natura selvaggia e libera di chi in solitudine si alza per superare l’avvolgente caligine che ottenebra la mente e il cuore. Il calore del risveglio scioglie la neve simbolo di stasi, e la trasforma in acqua, energia femminile che s’immette nel fluire della vita per raggiungere attraverso, torrenti, fiumi e laghi, il mare aperto, cioè la realizzazione di se stessi.
Con un inizio come questo a cascata l’essere umano apprezza ogni evento che incontra, anche il più insignificante. Perché osserva tutto e trae informazioni, suggerimenti e indicazioni per la propria vita da qualunque accadimento.
Tutto assume l’aspetto di un flusso informativo continuo dal quale attingere per ampliare la propria coscienza.
Ecco che un cuscino su cui ha dormito un bambino assume un altro significato. Non è più un “letto da rifare” ma UN PIACERE DA CENTELLINARE PER LA SUA PREGNANZA DI SIGNIFICATO.
Il bambino è la trasposizione di una vita che si affaccia al mondo con i suoi passi incerti. Dei rami che s’intrecciano nel cielo. La solitudine di un anziano. Il profumo del caffè mattutino. Le piccole contrarietà come l’ascensore guasto. Tutto è motivo di meraviglia e di gioia.
Cantare è una attività che mostra una gioia interiore.
Un’armonia così grande che deve essere portata fuori, poiché lo esige. È necessario condividere le esperienze che hanno procurato la felicità.
La felicità è contagiosa!
3) L’ESSERE UMANO COME SINTESI TRA PASSATO E FUTURO
La vita dell’essere umano è la sintesi fra il suo passato e il suo futuro. Il modo in cui riesce a collegare queste due posizioni determina la sua felicità.
Il passato originariamente è costituito dal suo “Progetto di natura” in cui sono racchiuse le sue caratteristiche uniche e irripetibili. Per farti un’idea pensa al progetto di un architetto per la costruzione di una casa. Tutto deve possedere una misura e una certa qualità. La logica è quella d’iniziare dalle fondamenta e non dal tetto, creare lo scheletro della struttura e passare poi al suo riempimento.
A questo “Progetto di Natura”, puro e solare, si sovrapporrà nel tempo una lunga serie di situazioni condizionanti che lo distoglieranno dal suo compito principale: amare e conoscere se stesso per realizzarsi.
Un passato da ripulire, scrostare che ha bisogno di eliminare tutto ciò che offusca il “Progetto di Natura”.
Il futuro invece non è altro che la realizzazione del proprio “Progetto di Natura”. Costruire fuori per come siamo dentro.
Questa combinazione dona la felicità.
4) CARATTERISTICHE DA SVILUPPARE
La situazione attuale richiede che ogni persona che ha un’esperienza importante da comunicare lo faccia. Ciò che è bene, bello e buono deve essere condiviso per permettere a chi lo vuole di raccoglierlo. Sapere che altri hanno certe emozioni infonde fiducia e offre un sollievo a tutti coloro che sono in cammino.
Si affaccia al mondo un nuovo modo di stare insieme in cui ognuno deve essere da rinforzo storico dell’altro.
Rinforzo storico significa consentire all’altro di migliorarsi nella sua vita attraverso la comunicazione della propria maturità.
Siamo caduti in un oblio e in una catalessi massificata.
Tutto ha contribuito a creare una narrazione che è sempre esistita e che ha costantemente spinto l’essere umano fuori da se stesso per poterlo meglio gestire e usare
È necessario recuperare:
– la capacità di pensare criticamente e in modo indipendente;
– l’amore e la conoscenza di sé per realizzarsi cin concreto;
– una visione chiara della vita e delle sue dinamiche;
– abreare le tante narrazioni che ci vedono succubi e
– mettere in atto l’unico racconto possibile, quello vero
che fa capo al “Progetto di Natura” individuale, unico e
irripetibile che dovrà fungere da faro nell’esistenza;
– impegnarci con tutte le nostre forze in un processo di
crescita individuale permanente.
Queste sono le condizioni inderogabili alle quali siamo tenuti a dare una risposta. Solo così potremo svegliarci dall’ipnosi di massa che ripeto, non da adesso ma almeno da 10.000/15.000 anni condanna l’essere umano a una sudditanza regressiva piena di sofferenze inutili.
Tutte le false ideologie devono essere smascherate non per andare contro di loro ma per creare una umanità nuova, diversa, una specie destinata a rappresentare in futuro la vita su questo pianeta, su un piano decisamente più evoluto.
Esistono soluzioni percorribili per ognuno di noi.
Consapevolezza e felicità devono essere condizioni di normalità, disponibili per chiunque lo desideri coscientemente e non di eccezionalità.
Si può creare un nuovo percorso, un cammino che ascenda l’uomo con la sua anima e il suo spirito alle vette della consapevolezza.
Dobbiamo porre l’amore al primo posto
L’amore per noi stessi, la vita, la natura
Tutto il resto potrà solo seguire in proporzione come naturale conseguenza.
Come motivazioni possono bastare?
Ti soddisfano?
Credi sia possibile oggi dare una risposta in questi termini?
Io sono sicuro di sì
ù
Che cosa faccio?
Non mi occupo di cure ma solo di cambiamenti e raggiungimenti individuali.
Non ti prometto tecniche miracolose che in poco tempo, col minimo sforzo ti cambieranno la vita. Chi cerca merce simile non la può trovare da me. Io non ti dirò mai che cosa devi fare ma ti indicherò un orizzonte in cui dovrai decidere di andare per il tuo personalissimo sentiero alla scoperta di chi veramente tu sia.
Questo è l’unico modo serio che conosco.
Lascia stare chi urla ai quattro venti parole come successo, ricchezza, denaro, potere, fama. Non perché non siano importanti ma semplicemente perché raggiungere questi obiettivi sarà la spontanea conseguenza di una vita impostata bene, esclusivamente sui tuoi valori più intimi, che non sono quelli sociali ma la tua specifica interiorità, uguale a nessun’altra, né ora né mai.
Gli strumenti esistono: film, musica, canzoni, interpretazione dei sogni, decodifica dei simboli e di ogni avvenimento, meditazione, dialogo, recitazione, esercizio fisico, letture, incontri, benessere psico-fisico.
Tieni presente che io non mi limito a ripetere ciò che altri hanno detto prima di me ma ho ricercato il mio modo unico per comprendere e vivere una vita degna di essere vissuta.
Io scrivo i miei libri che non sono copie di tanti altri ma scritti originali che puoi tu stesso verificare. Su Amazon ne ho attualmente tre. Entro un mese ne troverai altri cinque. Alla fine dell’anno dovranno essere almeno quindici in tutto.
Tutto questo lo porto nel mio sito www.mauriziofani.com dove puoi trovare tre blog separati, Moviempower® per il commento dei film, Dreamempower® per l’interpretazione dei sogni e Maurizio Fani Life Coaching in cui affronterò argomenti di crescita personale e leaderismo individuale. Una “Psicologia della Vittoria” (con se stessi naturalmente), dell’autorealizzazione.
Ugualmente su Facebook troverai le tre pagine corrispondenti ai miei tre blog appena citati.
Sono presente anche su Youtube con Maurizio Fani Life Coaching.
Come?
Se lo vorrai, un po’ alla volta costruirai quella che io chiamo la “visione simbolica”.
Trasformare ogni evento, ogni situazione interna o esterna a te in un messaggio chiaro di cui tenere conto. La visione simbolica ti permetterà di fare cadere tutte le maschere, le illusioni e le falsità che hai sempre creduto vere, per mostrarti ciò che veramente sei ma che non eri mai riuscito a cogliere.
Ecco che un sogno ti sta comunicando dove stai sbagliando e quale soluzione adottare.
Vedere un film si trasforma in un’azione di indagine delle immagini che tu possiedi al tuo interno. Approfondire se sono immagini positive o meno per te sarà il passo successivo.
Il film entra dentro di te e va a cercare le immagini speculari cioè identiche, oppure complementari, cioè che si raccordano alla perfezione. Quando le trova scatta l’emozione, mentre unìimmagine neutra non genera alcuna sensazione. Vedere una trentina di film con me ti cambia davvero l’ottica della vita.
Il life coaching ti spiegherà tutta la disinformazione che esiste in materia, le false credenze e ti metterà in guardia da tutti i percorsi “facili e veloci” che abbondano ovunque.
Ti mostrerà come tante teorie diffusissime siano solo delle parvenze di sapere con l’unico scopo di farti spendere denaro in cambio di illusioni.
Dietro al mio metodo c’è un corollario di altre attività come il rilassamento, la recitazione, la gestione delle immagini, di letture ed esercizi personalizzati.
L’insieme costituito dai miei libri e da tutto quello che ho elencato qui sopra, ha lo scopo di aiutarti a dare un nuovo senso alla tua vita.
Attento, dare senso alla tua vita non vuol dire venderti il mio modo di vivere!
Io offro solo la conoscenza di alcuni strumenti, poi il lavoro lo dovrai fare tu, se vorrai.
Non t’illudo ma ti sprono
Non ti convinco ma ti dimostro
Non ti forzo ma pretendo che tu usi il tuo libero arbitrio
Non mi sostituisco a te ma voglio che tu scelga te stesso
Non t’insegno ma ti racconto la mia esperienza
Non mi pongo su un piedistallo perché ho sbagliato come te.
Forse anche di più.
Proprio per questo posso raccontarti com’era prima e com’è adesso.
La differenza è sostanziale.
Io l’amo l’ho lanciato.
Adesso tocca a te, se vorrai, amare conoscere e realizzare ciò che potenzialmente sei.
Grazie di avermi dedicato questi pochi ma importanti minuti del tuo tempo.
Maurizio Fani