I SOGNI SONO PREZIOSI GUARDIANI DELLA NOSTRA VITA.
Per aiutarti a comprendere il linguaggio segreto delle immagini e l’immenso beneficio che ne deriva, ti riporto un sogno che ho fatto in occasione della pubblicazione di un mio libro, con il relativo commento.
Un presunto amico, residente in Toscana, di venti anni più giovane di me, architetto di professione, mi aveva contattato perché sapeva che stavo scrivendo un libro. Lui aveva già pubblicato alcuni libri e si è spontaneamente offerto di aiutarmi nell’editing del testo e nella ricerca dell’editore.
Io accettai e inviai la copia informatica del testo.
Ho iniziato a fissare degli incontri con lui per lavorare al testo ma non portavano a nulla di fatto. Ogni volta era buona per mangiare e guardare qualcosa su internet. Così sono passati un paio di mesi e mi rendevo conto che il lavoro di revisione non dava segni di vita ed io non capivo il motivo.
Mentre facevo queste considerazioni, ho fatto questo sogno, che per comodità narrativa, ho diviso in due parti.
PRIMA PARTE
«Sto procedendo in corsia di sorpasso in una galleria. Sto superando dei mezzi pesanti e vedo davanti a me l’uscita imminente dal tunnel. A un certo punto un’auto della polizia mi compare davanti. Vedo l’uscita della galleria molto vicina. L’auto della polizia col lampeggiante acceso è senza sirena. Rallenta in modo che io non possa compiere il sorpasso e rientrare nella corsia. Sono costretto a rallentare e non posso superare il mezzo pesante.
Il motore si spenge».
SECONDA PARTE
«Mi trovo nella villa di un noto imprenditore molto facoltoso.
L’imprenditore è anziano, seduto su una grande poltrona. Gli racconto alcuni brevi passi di quello che ho scritto. Il facoltoso imprenditore mi dice che è vecchio, che ha ottantuno anni. Mi alzo poiché un gatto mi artiglia alla gola e non intende mollare la presa. Prendo il gatto con forza, me lo strappo di dosso e vado via».
Il mio libro è molto particolare. Il lavoro del mio amico, essendo un controllo, è soggetto comunque a un’attività investigativa e di censura da parte sua.
Amico revisore che, di fatto, è molto lontano dalle conoscenze che ho io.
Non le capisce e non le approva, poiché ancorato a una falsa presunzione di sapere.
Invece di chiedere lumi, come si usa tra persone aperte e intelligenti, certo della sua superiorità, deliberatamente censura e ostacola. Ritarda, evita, consapevole di creare un danno.
In completa malafede.
La vista della fine del tunnel, il superamento in corso dei mezzi pesanti, sono immagini che mi dicono che stavo andando bene. Il motore che si ferma in prossimità dell’uscita dalla galleria e in fase di sorpasso, cambia completamente il quadro.
Io sono bloccato.
Ero riuscito a scrivere il libro dopo inenarrabili fatiche.
Quasi al traguardo qualcosa m’impedisce di andare oltre. Un censore mi fa addirittura indietreggiare e poi fermare. Uno che dice di essere al tuo servizio (la polizia) per garantirti l’incolumità, in realtà è contro. Fermarsi in quelle condizioni, dentro una galleria, in corsia di sorpasso, con i camion che non ti fanno rientrare e con la polizia che non ti fa proseguire, è pericolosissimo.
Nella seconda parte il facoltoso imprenditore mi ascolta poco o niente.
Questo personaggio del sogno rappresenta allo stesso tempo il falso amico e il famoso e ricco imprenditore, entrambi vecchi psichicamente rispetto a me, e indifferenti alle mie esigenze.
Il ricco personaggio possiede nella realtà strutture editoriali importanti e ben conosciute, le stesse cui aveva accennato il falso amico.
Il gatto è sempre un fardello femminile molto pesante che l’amico possiede e che gli ha passato. Si tratta di situazioni complessuali familistiche inossidabili nel tempo, anche per millenni.
Queste relazioni sono mortifere, è giusto lasciarle stare.
Faccio bene a strapparsi il gatto dal collo con violenza.
La presa era vampirica, di draculiana memoria. Sottraeva energia, intelligenza e anima in cambio di niente.
Lo scopo era di distruggermi. Senza questo sogno, continuare sarebbe stato una colossale perdita.
La relazione con l’ex amico è seriamente compromessa e messa in discussione. Io provavo un sincero affetto per questo soggetto e mi ero operato in mille modi per aiutarlo per suoi motivi di salute, ottenendo anche ottimi risultati tangibili.
Non avrei mai pensato non solo di non essere ricambiato, ma che, addirittura, il falso amico, fosse contro di me nel modo più subdolo.
Non dimentichiamoci che era stato lui a volermi aiutare e non io a chiederlo.
L’aiuto probabilmente mascherava una volontà di controllo e di esclusione alle quali il soggetto ben si adattava. Un modo per bloccare un’iniziativa è di rallentare fino a rendere inutile quello che fai. Sono sistemi collaudati nel tempo da un certo tipo di situazioni di potere ben precise.
Non è naturale che la macchina della polizia impedisca a un automobilista di compiere un sorpasso. In questo modo si mette in pericolo l’incolumità di tutti. In questo caso si tratta di un potere usato male.
L’atto di strapparsi il gatto è segno di reattività pronta e vitale. Il gatto nel sogno, come ho scritto altre volte, indica una presenza femminile inopportuna che sottrae energia. In questo caso rappresenta la volontà del losco figuro di zittirmi ferendomi alla gola. Non voleva che io parlassi poiché lo reputava pericoloso per la sua credibilità.
Torniamo al facoltoso personaggio anziano, che esiste realmente, e dice: «Ho ottantuno anni e sono vecchio», in effetti, indagando e andando a vedere nella biografia, il soggetto compiva ottantuno anni esattamente in quel giorno. Quel giorno era il suo compleanno.
Questo non lo sapevo e mi ha stupito ma non più di tanto. Tanti anni di esperienza in questo campo mi hanno abituato a questi riscontri. Il ricco imprenditore, che nella regia onirica era chiamato col suo vero nome, è anche tuttora proprietario di una casa editrice molto conosciuta, proprio quella casa editrice che il finto amico mi aveva nominato.
Le immagini del sogno sono: galleria polizia, lampeggiante, sorpasso, mezzi pesanti, auto, spegnimento auto, imprenditore facoltoso, il numero ottantuno, gatto che si avvinghia alla gola, l’atto di togliersi il gatto dal collo.
Da una situazione di ritardo, poi di respingimento fino al blocco completo, si passa a una situazione nella quale esco dalla dinamica che stavo soffrendo e che mi avrebbe causato un disastro, strappandomi il problema (gatto dal collo).
La colpa di tutto questo però non va ravvisata nel falso amico.
Sono stato io, ingenuo, a non leggere tanti altri segnali di quel rapporto patologico. Le considerazioni iniziali fatte da me sul non buon proseguimento dei lavori la dicono lunga.
Ho considerato vero ciò che non era.
Non sono stato sufficientemente attento al feedback relazionale.
Ho dato fiducia alla persona sbagliata.
Ho provato sincero affetto per una situazione patologica e a me contraria.
Non mi sono rispettato a sufficienza.
La responsabilità è sempre personale
Se io non avessi fatto questo sogno o non lo avessi capito, sarebbe accaduto uno sfacelo.
Approfondendo l’analisi, il sogno indica anche qual è la psicologia del losco figuro, i suoi problemi complessuali e la sua patologia psichica che trova origine in un ambiente familistico malato.
Ti basti pensare che il soggetto ha “passato” alcune mie idee ai suoi sodali, non riuscendo comunque minimamente a esprimere concetti che non era in grado di comprendere.
Disonesto sotto ogni punto di vista.
Il sogno, come sempre, era vero in tutto.
Quello che conta maggiormente è che tu riesca a percepire la potenza e i benefici che una tale arte, perché di questo si tratta, può apportare alla tua esistenza quotidiana, nelle relazioni affettive e di business.
Questione di allenamento e di serietà con se stessi.
La possibilità è aperta a tutti.
Le immagini sono un mondo meraviglioso che va saputo interpretare e relazionare al reale. Chi possiede l’immagine possiede l’azione riuscita.
Un concetto molto distorto di fratellanza, solidarietà e aiuto del prossimo.
E pensare che io mi fossi preso anche cura di lui, fornendogli gratuitamente prodotti ed erbe medicinali, da me formulati e preparati, che l’hanno rinvigorito e fatto stare indubbiamente meglio fino a dover dimezzare le medicine che prendeva da anni! Fu lui stesso a invitarmi a brevettare i miei preparati perché, parole sue, «Funzionano!»
Come puoi vedere i sogni affrontati con questo metodo, offrono strumenti importantissimi nella conduzione della propria esistenza, i cui risultati concreti sono assai distanti dalle inutili, fumose e lunghe elucubrazioni cui una certa psicologia ci ha abituato.
Pensi ancora che sapere interpretare le immagini come hai letto, non sia utile?
Se pensi che queste conoscenze ti siano utili, se hai capito l’assoluta originalità di questo post e se ti è piaciuto fammelo sapere qui sotto. Per non perdere i futuri miei post per favore metti un “mi piace” a questa pagina. Grazie.
Alla prossima