Svegliatevi poeti (testo)

    Spegnete la tivvù
    Vi hanno abbastanza offesi
    Nessuno qui vi crede più
    Se tutta quella splendida sincerità,
    Sfuma…
    E se poi l’ironia con la volgarità,
    Non fa rima
    Voi non tacete, non vi rassegnate
    Non v’inchinate, mai non vi vendete
    Se resterete vivi, solo non sarò:Io no!
    Il tempo si è concesso
    All’ultimo fast food
    In nome del progresso
    Coca-cola, un dio sei tu…
    Eccovi qui
    Anche voi in orario
    Eccovi qui
    Mezze verità
    Eccovi qui
    Scoloriti e stanchi
    Assenti più che mai
    Voi prìncipi, voi eroi, voi santi!
    Sei già…
    Vita pianificata
    Omologata e sterile perciò
    Trasgenica mania
    Clonare una poesia
    Per non doverla scrivere mai più!
    E tu Respiri a stento
    Quel sentimento lo hai respinto ormai
    Per essere il bancario che ora sei
    Perchè poi cancellasti quel tramonto
    La voglia di un bicchiere in compagnia
    Perchè sei sempre il solito scontento:
    Perchè!
    Io giurerei che c’eri
    Forse mi sbaglierò
    L’odore dei poeti non credo che lo scorderò
    Eccoti qui
    Scalzo e spettinato
    Modi da re
    Grande umanità
    Eccoti qui
    Che schiaffeggi il mondo
    Perchè sei ancora tu
    Soltanto e solo tu:
    il verbo!
    Sei già
    Perfezione assoluta
    Perchè poni l’accento dove vuoi
    Nell’universo sei
    Spettatore attento tu
    Perchè il pensiero non si perda più…
    Così
    Quando incontri i poeti
    Confidagli le pene e i mali tuoi
    Tu puoi affidargli l’anima lo sai
    Per tramandare ai figli dei tuoi figli
    L’essenza della tua esistenza e poi
    Perchè un altro poeta si risvegli:
    E ti svegli.

    Renato Zero
    Dall’album “La curva dell’angelo” 2001

    In questa splendida canzone Renato Zero suggerisce come uscire da tutte quelle trappole che continuamente cercano di insinuarsi nei nostri pensieri e nella nostra anima per farci essere ciò che non siamo, per impedirci l’evoluzione, per coartarci a una vita da schiavi di cui cibarsi.
    L’uomo ordinario non gode più del tramonto, della semplicità che solo l’eccellenza possiede. Anche chi si atteggia a sapiente ed iniziato non è diverso. Sono tutti dentro dei recinti, degli schemi e ognuno vede solo i propri limiti scambiati per verità. Solo se sei te stesso, se ami e raggiungi quel centimetro che sta all’inizio di tutto, quindi unico e irripetibile, SOLO TUO, puoi permetterti di schiaffeggiare il mondo e non avere conseguenze.

    Sai perché?

     

    Perché quando sei te stesso, quando hai raggiunto quel centimetro che sta in fondo a tutta la tua storia, che stava Lì PRIMA DEL TUO PRIMO BATTITO CARDIACO ma che tu hai permesso fosse schiacciato, bistrattato, oscurato, nascosto da quello che ti hanno venduto come buono e necessario, non temi più niente.

    Entri nel ritmo della vita, ami la morte e la rinascita continua, raccogli la verità dai poeti che ti hanno preceduto, TE NE SAZI e la porti avanti per quanto puoi e per come sai, a modo tuo, solo tuo.

    La consegni alle anime sensibili, AI FUTURI POETI che l’aspettano perché tu questi li vedi, li riconosci dal loro vibrare come danzatori Dervishi Mevlevi, un ordine sufi noto per la pratica del vortice come forma di ricordo di Dio. Li riconosci anche dal profumo d’alba dei loro cuori, dal colore dorato del sole dei loro occhi, dal loro movimento come il mare, mai uguale a se stesso, dalla loro impossibilità a essere definiti. Osservi attentamente l’Universo e li noti subito, capisci immediatamente chi se ne gioverà e ti ringrazierà per ciò che hai protetto e preservato per loro e gli stai donando.

    Ma c’è molto di più.

    Ogni qual volta risvegli un poeta la tua poesia s’innalza nell’Universo, s’impenna tra le cime dell’Essere e gode della pienezza che cancella ogni possibile desiderio o sofferenza.

    Alla fine vuoi vivere solo di quella emozione.



    Maurizio Fani

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