All’interno di questo post scoprirai che cura deriva dal sanscrito Kav che significa osservarsi e responsabilizzarsi.
Di conseguenza non esiste persona al mondo che non debba compiere queste due bellissime azioni.
Questa canzone non va intesa come riferita alla malattia, questa è l’accostamento più immediato ma certamente il più lontano dal vero significato.Osservarsi vuol dire smettere di considerare tutto quello che ci circonda come ovvio e scontato e responsabilizzarsi alla sua scoperta senza fidarsi di quello che gli altri dicono.
“La cura” dovrebbe essere un obiettivo per ogni essere umano degno di questa definizione.

Il testo è una preghiera, una invocazione a ciò che vi è più sacro nella vita.

Testo originale pubblicato da Franco Battiato 
Album  “L’Imboscata” del 1996

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via,
dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti sollleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare;
e guarirai da tutte le malattie.

Perchè sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee,
come vi ero arrivato chissà
non hai fiori bianchi per me?
più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza,
percorreremo assieme le vie che portano all’essenza.
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d’Agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare;
ti salverò da ogni malinconia.

Perchè sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.
Io sì che avrò cura di te

 

COMMENTO

 

La canzone è una appassionata dichiarazione di amore dell’Essere da parte di un individuo che ha conosciuto in parte se stesso e desidera donare questa meravigliosa esperienza a una persona, da lui profondamente amata, che considera speciale.

 

 

 

Prima leggi questi quattro concetti che sono alla base della canzone.

 

 

 

  • Un’antica favola di Gaio Giulio Igino (64 a.C.-17 d.C.) 

Iginio + stato uno scrittore e bibliotecario dell’Impero romano. 

Autore delle Fabulae (una raccolta di brevi storie mitologiche scriveva:

“La «Cura», mentre stava attraversando un fiume, scorse del fango cretoso; pensierosa, ne raccolse un po’ e incominciò a dargli forma. Mentre è intenta a stabilire che cosa abbia fatto, interviene Giove. La «Cura» lo prega di infondere lo spirito a ciò che essa aveva fatto. Giove acconsente volentieri. Ma quando la «Cura» pretese imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo proibì e volle che fosse imposto il proprio. Mentre la «Cura» e Giove disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perché aveva dato ad esso una parte del proprio corpo. I disputanti elessero Saturno, padre di Giove, a giudice. Il quale comunicò ai contendenti la seguente giusta decisione: « Tu, Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu la Cura che per prima diede forma a questo essere, fin che esso vive lo possiede la Cura. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami homo poiché è fatto di humus (Terra)”.

Tratto da: Martin Heidegger, Essere e Tempo, Longanesi, Milano, 1976, pag.247

 

 

 

Quale significato ha il termine Cura?

Dal latino: cura derivato dalla radice ku-/kav = osservare, responsabilizzare. 

Da confrontare con il sanscrito kavi saggio.

Vuol dire anche inquietudine.

 

La cura è responsabilità. 

La responsabilità che segue l’osservazione. 

Che sia una terapia medica, una preoccupazione, o un accudire il progetto di una vita altrui, la cura è responsabilità.

 

In effetti sembra che sia il lato attivo, il paradigma dell’amore stesso – di un amore non fatuo, non impalpabile, ma concreto. Un amore che come diceva Gaber diventa “materia, terra, cosa”.

Come agisce la Cura?

Prega lo spirito di entrare nella materia primigenia ancora priva della parte divina. Osserva che non c’è e ne invoca la discesa.

 

A cosa stava dando forma questa Cura? 

La Cura stava creando l’essere umano vero. Stava compiendom la creazione3 di un uomo non solo considerato materia ma soprattutto spirito.

 

I disputanti elessero Saturno a giudice.

Saturno era il padre di Giove e re dei Titani. Come narrato dal poeta greco Esiodo, poeta greco vissuto nell’VIII secolo a.C.,  nel suo poema “Le opere e i giorni”, ai tempi di Saturno gli esseri umani si trovavano in una condizione di totale beatitudine: erano sostanzialmente degli dèi in terra, immuni alla fatica fisica e mentale, oltre che alle malattie. 

Pur non essendo immortali, invecchiavano senza perdere vigore fisico e la terra dava loro ogni genere di risorsa utile alla sopravvivenza, senza alcuno sforzo.

Essi si trovavano nell’Età dell’Oro, la prima delle cinque ere dell’umanità, secondo Esiodo. Attraverso le successive ere (dell’Argento, del Bronzo e degli Eroi), gli esseri umani avrebbero cambiato di volta in volta indole e ruoli, rimanendo però pur sempre dei semidèi o comunque degli esseri privilegiati.

Soltanto nell’ultima (nonché attuale) era, l’Età del Ferro, gli umani sarebbero diventati una stirpe vulnerabile, effimera, che patisce il dolore fisico e mentale, la miseria, la sofferenza e la malattia ed è costretta a lavorare ai fini della sopravvivenza. Si colloca forse proprio qui l’atto della Cura di dar forma alla sua creatura fatta di fango e vita  – cioè corpo e spirito.

 

Questo racconto testimonia che La Cura, cioè la discesa dello spirito, possiederà l’uomo durante tutta la sua vita

 

L’inquietudine

Rappresenta uno stato di insistente e ansioso turbamento.

Perché l’uomo ne soffre?

L’essere umano ha innato questo sentimento perché esso è la molla che lo fa cercare la sua soluzione esistenziale, il suo perché, la ragione della propria esistenza.

 

Con queste premesse andiamo ad analizzare il testo della canzone.

 

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo.

 

Nella età dell’oro l’uomo era invincibile e non conosceva malattia e invecchiamento. Oggi, nell’età del ferro, non è più così. La canzone è un immenso atto d’amore nei confronti della creazione dell’uomo nuovo, co0nsapevole della propria esistenza. Un uomo che sa, che conosce, che ama ciò che è.

Esiodo, ne “Le opere e i giorni”, sottolinea proprio che nell’Età del Ferro, cioè il nostro tempo:

«il diritto starà nella forza e l’uno all’altro saccheggerà la città. Né il giuramento sarà rispettato, né lo sarà chi è giusto o per bene; piuttosto, rispetteranno l’autore di mali e l’uomo violento; la giustizia sarà nella forza, e coscienza non vi sarà; il cattivo porterà offese all’uomo buono dicendo parole d’inganno e sarà spergiuro; l’invidia agli uomini tutti, miseri, amara di lingua, felice del male, s’accompagnerà col volto impudente».

 

 

 

dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.

Ti sollleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
dalle ossessioni delle tue manie.

 

Se non possiedi la saggezza dello spirito i fallimenti saranno inevitabili.

Però io sono la tua Cura a tutto questo, ovvero farò di tutto perché il divino penetri in te attraverso me. 

Non è solo una “proteggere” ma un “donare” l’essenza dell’altro a se stesso, senza trattenere niente per sé.

 

 

Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare;
e guarirai da tutte le malattie.

 

Le correnti gravitazionali, Ipotizzate un secolo fa dalla teoria della relatività di Albert Einstein, sono le ‘vibrazionì dello spazio-tempo provocate da fenomeni molto violenti, come collisioni di buchi neri, esplosioni di supernovae o il Big Bang che ha dato origine all’universo.

Come le onde generate da un sasso che cade in uno stagno, le onde gravitazionali percorrono l’universo alla velocità della luce creando increspature dello spazio-tempo finora invisibili. Poichè interagiscono molto poco con la materia, le onde gravitazionali conservano la ‘memorià degli eventi che le hanno generate

 

La tua immagine non invecchierà mai dentro di me.

Perchè sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.

Questa è la motivazione di tutto lo sforzo impiegato per far comprendere la sacralità di se stesso.

Sei un essere unico e irripetibile, Nessuno è mai stato, è e sarà uguale a te,

Sei un essere speciale.

Solo l’amore accompagna l’evoluzione di un altro essere umano, lo osserva e se ne prende cura, incarnando la missione dell’Essere. Solo in questo modo chi sprona, protegge ed eleva l’altro vive perennemente nell’Essere da cui proviene e a cui tornerà. Nel mentre con questo riconoscimento di “essere speciale” sosta temporaneamente nell’Essere.

 

 

Vagavo per i campi del Tennessee,
come vi ero arrivato chissà
non hai fiori bianchi per me?

 

Questa persona che guida l’altra è molto particolare. Spazio e tempo non lo vincolano. Si trova dall’altra parte del mondo con grande facilità e non sa neanche come ha fatto, ma non gli interessa. Sa solo che lo può fare.

 

I fiori bianchi potrebbero essere inoltre un riferimento al fiore di loto bianco, che nella simbologia buddhista (cara a Franco Battiato) simboleggia la capacità di mantenersi intatti dalla corruzione e la forza vitale di rigenerarsi. In poche parole, essere come il loto non vuol dire non accorgersi dei problemi della vita, ma significa saperli affrontare e superare senza lasciarsene travolgere o condizionare.

Un altro fiore potrebbe essere il giglio (lilium), il cui significato esoterico coincide con quello di crescita personale.

Il giglio è anche assimilabile alla rosa, fiore della conoscenza trascendentale, della passione e dell’amore. 

Nella simbologia religiosa cristiana, il giglio è il fiore che Giuseppe teneva con sé quando Maria lo notò tra la folla e lo scelse come suo sposo. 

 

Il fatto però che si noti l’assenza dei fiori significa che non esistono schemi del passato, promesse del passato ad accogliere colui che ti ama. Lui non vuole il tuo passato ma quello che realmente sei dopo aver compiuto questo viaggio che ti guiderà alla consapevolezza.

 

 

 

più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

 

L’Aquila è anche detta “uccello di fuoco”, per la sua capacità di guardare il sole dritto negli occhi senza bruciarsi e assimilarne la potenza. È anche uno dei quattro simboli di Giove – gli altri sono la folgore, il toro e la quercia. 

Il Mare è assimilabile alle infinite possibilità della vita e al senso imperscrutabile della stessa.

 

 

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza,
percorreremo assieme le vie che portano all’essenza.

 

Silenzio e pazienza sono le caratteristiche della persona consapevole di essere. Il silenzio è introspezione, conoscenza di sé, un modo di comunicare che non necessita del linguaggio. Attraverso questi strumenti ti farò tendere alla tua essenza, farò in modo che tu ci possa arrivare il più vicino possibile.

 

 

 

I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d’Agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,

 

Non più io e te ma la fusione dei due, NOI. Un terzo piano dell’unione alchemica di anime e corpi.

I capelli vengono accarezzati. Si accarezza la maestà dell’altra, i suoi talenti e le sue virtù.

 Carezze e baci penetrano fino all’essenza dell’altra.

 

 

 

conosco le leggi del mondo e te ne farò dono.

 

Ti insegnerò tutte le leggi della vita, quelle invisibili, quelle che nessuno ti potrà mai svelare. Te le racconterò perché sono anche tue.

 

 

Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare;
ti salverò da ogni malinconia.

 

Perchè sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.
Io sì che avrò cura di te

È una promessa. Io avrò cura di te, sempre. 

Puoi starne certa che lo farò.

Ti amo.

 

Questa è la più grande capacità di amare che una persona possa donare all’altra.

 

Maurizio Fani

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